LA CITTADELLA DELLA CULTURA
Innaugurata il 2 dicembre 2016, la Cittadella della Cultura è realizzata all'interno dell'ex convento degli agostiniani all'angolo tra piazza Sant'Agostino e via Marconi a Giovinazzo ed è l'edificio, che punta ad essere un vero e proprio polo culturale destinato a mostre, presentazioni di libri e convegni. All'interno trovano posto la Biblioteca, le sale lettura, Infopoint del GAL "Fior d'olivi" e l'Urban Center.
Nell'ambito del progetto SAC Nord Barese, invece, sono previste una serie di di esperienze culturali, formative e turistiche dei beni culturali coinvolti |
La biblioteca intitolata a don Filippo Roscini contiene attualmente due fondi: quello donato da Roscini, sacerdote storico e letterato giovinazzese scomparso nel '92, e uno acquistato dal comune e composto prevalentemente da testi di narrativa, classici latini e greci e poesia moderna.
Accanto alla Roscini è prevista l'apertura della biblioteca digitale "Koinè", destinata agli studenti delle scuole giovinazzesi. |
Orari
Dal LUNEDI al SABATO
dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 21.00
dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 21.00
Cenni storici.
Una presenza a Giovinazzo di comunità monastica con la regola di S. Agostino, probabilmente di Canonici, risale al X-XI secolo. La chiesa si chiamava S. Agostino vecchio. Chiesa e convento furono abbattuti nel 1460 per motivi difensivi, in quanto erano vicino alle mura. Secondo gli storici sembra che quei monaci, diventati nel frattempo eremiti dell’Ordine di S. Agostino, si siano trasferiti in città in un convento chiamato S. Agostino della Pescara. Ma anche questo appena 70 anni dopo (1529) fu abbattuto dal principe di Melfi, Giambattista Caracciolo, il quale compì una sistematica distruzione della città di Giovinazzo. Nell’Archivio della Cattedrale si conserva la Bolla di papa Pio V, del 21 maggio 1566, con cui, dopo quella distruzione, la Chiesa riprese l’antico nome di S. Giacomo della Pescara e affidata al beneficio dell’Arcidiacono. Intanto gli Agostiniani si stabilirono sulle rovine della chiesetta di S. Tommaso Apostolo, distante circa mezzo miglio dalla città ove, per concessione di papa Clemente VII, poco più tardi diedero inizio ad un terzo convento e all’attuale chiesa parrocchiale di S. Agostino. Nel 1866 la Comunità di S. Agostino fu soppressa e il convento diventò proprietà dello Stato. Successivamente il monastero fu adibito a sede di Scuola media e la chiesa di Sant’Agostino dal 1949 fu eretta a parrocchia.
Di seguito il link dello scritto GLI AGOSTINIANI A GIOVINAZZO (BA) di Filippo Roscini
Di seguito il link dello scritto GLI AGOSTINIANI A GIOVINAZZO (BA) di Filippo Roscini